Mentre gli altri si divertono tu lavorerai per farli divertire

lavorare alle feste

(hai scelto di fare questa professione, devi sapere che…)

“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno…ma a Natale, Capodanno, Pasqua, Pasquetta, Ferragosto e a tutte le festività, domeniche comprese, sì”. Ok, forse il detto non era propriamente così, ma sta di fatto che, se la tua intenzione è quella di lavorare nel grande universo ho.re.ca, a questo ti dovrai abituare. 

Lavorare nella ristorazione implica dei sacrifici, sei disposto ad affrontarli? 

Stai per mandare il curriculum per quella tanto desiderata posizione da cameriere di sala? Vuoi intraprendere un nuovo percorso professionale in cucina? Fremi all’idea di diventare il barman acrobatico più cool della tua zona? Tutto è possibile, basta un poco di zucch..ah no. Rimandi cinematografici a parte, concretamente parlando è davvero tutto possibile, ma prima di raggiungere l’obiettivo sono doverose un paio di premesse. 

Senza formazione non andrai da nessuna parte 

Molte persone si dimenticano di un assunto fondamentale: non basta l’esperienza diretta per diventare professionista. Questa serve, forgia, affina le tecniche e ti butta letteralmente dentro la “vita vera”, ma non basta. Senza una base formativa solida, senza le giuste competenze, senza una preparazione, non potrai dire di essere un professionista del settore. È vero, non sono i voti, le lauree, i master o le pubblicazioni a definire una persona e i suoi valori, ma ci sono aspetti fondamentali che non vanno dimenticati. La formazione, tra questi, è la più importante. 

Non pretendere (e non pensare) che sia sempre tutto rosa e fiori 

Tutto ha il suo tempo, ma non all’inizio, non se lavori nel mondo della ristorazione. Ti servirà un po’ di rodaggio intenso prima di acquisire confidenza con l’ambiente di lavoro, con le persone e soprattutto con i clienti. Ci saranno difficoltà, ci saranno attriti da smussare, ci saranno momenti in cui vorresti prendere e mollare tutto: non farlo, se è questo il tuo sogno, non farlo, ma sii sempre presente. Ricordati che senza errori e senza sbatterci la testa più volte difficilmente arriverai al traguardo, quindi impegnati, buttati, sforzati e dai il massimo ogni giorno. Non sarà sempre tutto rosa e fiori, non puoi pretendere che sia così: lavorare nella ristorazione ti farà allontanare dalla famiglia, amori, persone ed eventi importanti per te, rinuncerai a tante piccole cose per molte persone scontate. Sei davvero pronto a diventare qualcuno? 

Si lavora sempre, anche e soprattutto nei giorni di festa

Questo è uno degli aspetti più difficili da mandare giù, soprattutto per chi si trova alle prime armi con la professione. Quando decidi di dedicarti al mondo ho.re.ca, in qualsiasi ruolo questo comprenda, spesso ci si dimentica che non ci sono giorni di festa. Ok, dipenderà anche dal contratto e dagli accordi presi con chi ti ha dato il lavoro, ma in linea di massima la prassi è sempre la stessa: nei giorni di festa di lavora, punto!

Quindi, assodata questa affermazione, ti chiediamo: come ti senti all’idea di dovere abbandonare la tavolata affettiva a Capodanno? Brindare a lavoro il giorno di Natale ti fa andare di traverso la colazione o senti di potercela fare? D’estate, mentre tutti sorseggiano Sprizz e stuzzicano patatine, essere dietro al bancone a preparare cocktail che cosa ti dà? Stimolo o peso? Prova a riflettere e rispondi a queste domande con tutta la sincerità che ti contraddistingue. Perché è proprio questo il punto: essere sinceri con sé stessi in primis e di conseguenza esserlo con le altre persone.

“A Natale puoi…”: sorridere, fare divertire e, forse, guadagnare qualcosa in più

Lavorare nei giorni festivi (o fare straordinari) significa guadagnare qualcosa in più in busta paga. Il CCNL di riferimento (Turismo e Pubblici Esercizi), infatti, riconosce sia il lavoro extra, sia la maggiorazione per lavoro festivo, ma non ti aspettare cifre esorbitanti. Sappiamo che il primo pensiero che hai avuto è stato: “Lavoro la domenica e poi anche il giorno di Natale così guadagno molto di più”. Vero, ma solo in parte: tutto dipende dal locale in cui lavori, dal ruolo, dal proprietario, dalla gestione economica dei contratti e del lavoro in più.

Come abbiamo detto prima? Non è sempre rosa e fiori e non devi pretendere, ma solamente, che poi è fondamentale, chiedere e chiarire. Sulla questione del sorridere, invece, non si dovrebbe specificare, ma è così: chi vuole vedere un cameriere arrabbiato, specialmente a Natale? Se pensi di potere mettere da parte i pensieri, i problemi a casa, le discussioni personali, allora la tua carriera nella ristorazione può davvero avere inizio. 

Lavorare nei giorni di festa non è poi così male: conoscerai numerose persone, affinerai le tue capacità relazionali, gestirai lo stress ai massimi livelli e imparerai molto dai clienti.

Se stai cercando un lavoro in questo settore, siamo qui per darti una mano: Ristocall ti propone corsi, offerte e tutto ciò che ti serve per cominciare questa meravigliosa avventura che ha nome RISTORAZIONE.

Se sei pronto a fare questa professione

scarica l’app mobile Ristocall