Nel 2024 presentarsi a un colloquio di lavoro con un curriculum mal fatto, o incompleto, significa tagliarsi le gambe già in partenza. Se stai cercando un lavoro nella ristorazione ma non sai se il tuo CV sia correttamente compilato, sei nel posto giusto. In questo articolo ti sveleremo alcuni piccoli-grandi segreti grazie ai quali farai una bella figura e, con molta probabilità, sarai preso in considerazione.
Come scrivere un curriculum perfetto per il settore della ristorazione
Foto sì o foto no? Non c’è obbligo, ma se fossi in te la inserirei
Prova a metterti nei panni di chi esamina i profili di chi si è candidato per una data posizione lavorativa. Tu, al loro posto, faresti caso alla fotografia sul CV? Probabilmente sì, ed è più che normale sia così. Sebbene non sia un elemento obbligatorio, l’inserimento di una fotografia è altamente consigliato, indipendentemente dal ruolo che andrai a ricoprire. Ricordati sempre che una foto, sul curriculum, deve essere professionale. Dunque, niente selfie, foto mosse, foto in vacanza, dita davanti all’obiettivo e foto in situazioni o contesti non coerenti con ciò che stai facendo. Sei uno chef? Sei un bartender? Sei un cameriere di sala? In base alla tua mansione, prova a scattarti una foto (meglio se primo piano o mezzo busto) che sia in linea con il tuo ruolo: sono sempre i dettagli a fare la differenza!
Inserisci l’esperienza professionale, ma fallo con ordine
Che curriculum sarebbe senza descrizione delle esperienze passate? Appurata l’importanza di questa sezione, preparati un elenco di tutto il tuo passato e ordinalo cronologicamente: qual è la tua prima esperienze nel campo della ristorazione? Quali sono state le tue mansioni? Quali gli obiettivi richiesti e quali, invece, quelli raggiunti? Poiché spesso e volentieri le mansioni legate alla ristorazione possono essere più o meno durature (basti pensare al lavoro stagionale), indicare il nome della struttura per la quale hai lavorato (o il ristorante, o il bar), il tipo di contratto, la sua durata e il motivo della fine dello stesso, rappresenteranno un grandissimo punto di forza del CV. Infine, ma non per importanza, punta anche sulle referenze, se ne hai: i riscontri positivi sono sempre ottimi alleati.
Le parole che usi dicono molto di te: sfruttale al meglio delle tue possibilità
Lavorare nel mondo della ristorazione non ti esime dall’utilizzare correttamente la lingua italiana. Ogni settore, infatti, richiede il suo “vocabolario tecnico” e questo ovviamente vale anche per te. Che tu sia un cuoco, un aiuto-cuoco, un cameriere o un ristoratore a tutti gli effetti, non importa: le parole che utilizzi nel CV raccontano molto di te, quindi sceglile con cura. Quando parli di te e delle tue esperienze sul curriculum, cerca di non banalizzare con termini semplificati, ma punta alla professionalità, sempre e comunque. Fai sapere a chi ti sta osservando che del tuo settore, tu, ne sai veramente a pacchi. A volte basta davvero poco per impressionare, quindi sii il più chiaro e preciso possibile, vedrai che i recruiters se ne accorgeranno!
Curriculum per la ristorazione: le informazioni base che non devono mai mancare
La professionalità non deve mai mancare e non pensare di poterla tralasciare nel curriculum. Potenzialmente potresti essere il/la migliore professionista della ristorazione, ma senza un CV fatto bene, questo non trasparirà. La serietà, forse non ci crederai, arriva anche dal modo in cui inserisci quelle che sono a tutti gli effetti le “informazioni base” del tuo profilo.
- Informazioni personali
Senza questa sezione, il curriculum non ha senso. Ricordati quindi di spiegare bene tutto, partendo ovviamente dai dati fondamentali. Ricorda di inserire un indirizzo e-mail valido e un numero di telefono reperibile: in caso di interesse i recruiters ti chiameranno e non vuoi perdere la telefonata, giusto?
- Studi e formazione
Qual è il tuo percorso di studi? Che indirizzo hai scelto? In questa sezione dovrai elencare tutti i titoli di studio ottenuti e tutto, ovviamente, dovrà essere in ordine cronologico inverso. Inserisci, se presenti, eventuali corsi di formazione, seminari o specializzazioni del settore. La coerenza prima di tutto!
- Competenze tecniche
Qui ti voglio: quali sono le tue competenze e capacità in campo professionale? Se pensi al ruolo che andrai a ricoprire, dove pensi di essere particolarmente forte? Se, ad esempio, decidi di candidarti come maitre di sala, dovresti essere in possesso di competenze quali: cultura enogastronomica, capacità di servizio al tavolo, capacità di gestione personale, conoscenza delle norme di sicurezza e igiene, conoscenza delle regole per la mise en place e, ad esempio, conoscenza di più lingue (sono sempre un plus!).
- Competenze trasversali
Sebbene spesso sia snobbata dalla maggior parte di chi si candida per un lavoro, questa sezione è molto importante. Infatti, è proprio qui che dovrai inserire tutte quelle skills che metteranno in risalto la tua professionalità e le tue competenze. Non è immediato, ma prova a elencare tutte quelle competenze che, legate alla tua mansione, possono elevarti: orientamento al cliente, attenzione ai dettagli, flessibilità, forte predisposizione al contatto col pubblico, problem solving, puntualità, empatia, capacità organizzative. Queste sono solamente alcune e credimi, possono fare la differenza!
- Info aggiuntive (non obbligatorie, da inserire solo se coerenti e utili ai fini della selezione)
In ultimo, ma non per minore importanza, le info aggiuntive. Qui potrai specificare tutto ciò che non hai potuto specificare prima. Ad esempio, per il tuo lavoro da chef (o da cameriere, o da bartender, o da caposala), sei disposto a trasferirti? Pratichi qualche sport particolare o hai degli hobby specifici? Non pensare siano dati inutili, i recruiters fanno caso a tutto durante la selezione e queste particolarità possono dire molto di ciò che potresti offrire.
Bene, ora che sei arrivato alla fine, non ti resta che concludere il CV con data, firma e autorizzazione al trattamento dei dati personali e il gioco è fatto.