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La lamentela continua imperterrita, ma avete letto bene le vostre offerte?

Sempre più spesso si parla di lavoratori che non hanno voglia di lavorare, di giovani che non conoscono il significato di sacrificio, di buchi enormi nel campo della ristorazione. Il mondo della domanda-offerta fa acqua da tutte le parti, ma, a quanto pare, a essere preso di mira è solo chi, l’offerta, non la accetta.

L’aria è vagabonda o la richiesta troppo poco appetibile? 

Scarseggiano candidature nella ristorazione, ma di chi è colpa?

Ristoratori, come procede con i colloqui? Avete pubblicato decine di offerte ma di risposte ne avete ricevute poche? Che cosa lamentate, di preciso? La poca quantità di giovani candidati, la scarsità di reazione alle vostre richieste o il fatto che, almeno così pare, nessuno abbia voglia di lavorare per voi? Che sia un barman, un pizzaiolo, un aiuto cuoco o un nuovo cameriere di sala, più cercate personale, meno lo trovate.

Questo è un problema, soprattutto se si considera il periodo storico attuale e le grandi problematiche legate al mondo del lavoro, sempre più in crisi. Arrivati a questo punto e avendo voi tra le mani pochissime o zero candidature, resta solo una cosa fare: chiedersi il perché. Perché, secondo voi, un ragazzo dovrebbe candidarsi alla vostra offerta? Perché, invece, non lo fa? Si tende sempre ad addossare la colpa a chi l’offerta la legge, non a chi l’offerta la crea: questo è un meccanismo sbagliato, lo stesso che fa nascere immediatamente un muro fatto di stereotipi e generalizzazioni poco sane. Com’è che si dice sempre? 

“I giovani non hanno voglia di lavorare”: e se questa “non voglia” fosse legata a delle offerte non consone?

“Cercasi cuoco a 1000€, no esaltati, con poche pretese, voglia di lavorare”

La reazione del candidato dipende sempre dall’offerta stessa. Che cosa dovrebbe spingere una persona a candidarsi a una posizione di cuoco se l’offerta non è professionale?

Cercare professionalità significa prima di tutto mostrarla: un’offerta scritta male, con tono di “spocchia” o di mancata empatia (per non parlare dello stipendio, degli orari del giorno di riposo, altra grande piaga del lavoro), come puoi pretendere di ricevere numerose risposte? Là fuori è pieno di persone pronte a intraprendere una carriera nel settore Ho.Re.Ca, ma “TU” sei veramente pronto ad accoglierle come si deve? Ti sei mai messo nei loro panni? Ti candideresti alle offerte che tu stesso pubblichi senza controllare? Come potrebbe, anche volendo, anche con tutta la passione del mondo, un aspirante cuoco prendere sul serio un’offerta che afferma di “non volere esaltati” o di non volere gente che abbia pretese? Ti basterà riflettere un secondo per renderti conto che la colpa è sempre a metà: per una larga fetta di persone che realmente non hanno voglia di impegnarsi, ce ne sono altrettante che non hanno la benché minima idea di come scrivere un’offerta di lavoro. 

Abbiamo letto di tutto sulle offerte, un tuo collega che cercava un cuoco e nelle spiegazioni inseriva gli orari della piscina con i metri e la profondità.

La costruzione dell’offerta influisce sulla sua validità

Come scrivi le offerte la dice lunga sulla tua serietà, questo è il primo step da tenere in considerazione. E non vale solo per la ristorazione, vale per ogni ambito lavorativo. La responsabilità dell’esito delle offerte ce l’ha chi le offerte le crea. Accattivanti, precise, esaustive, coerenti con la posizione e dignitose: se manca anche solo una di queste caratteristiche, l’offerta di lavoro perde di credibilità. Sei alla ricerca di un cuoco? Hai specificato quante ore a settimana dovrà lavorare, per quanti giorni, quanta esperienza è richiesta, qual è lo stipendio e quali devono essere le skills da possedere? Non perdere tempo ad aggiungere strane diciture o aspetti che non c’entrano nulla con la posizione che cerchi: di un cuoco hai bisogno? Che senso ha inserire che la piscina è alta 3 metri? Sono i dettagli a fare la differenza, sono proprio i dettagli a fare scappare, letteralmente, possibili candidati. 

“Che barba che noia, che noia che barba: no info, no response”

Domanda, tu ti candideresti mai per una posizione da pizzaiolo la cui offerta, nel suo totale contenuto, dichiara: “Bracerie e pizzeria, pizzaiolo impasto pizza, ambiente giovanile, sei gg lavorativi su sette”? Che cosa ti dice questo annuncio rispetto a che cosa ti spetterà dal punto di vista occupazionale? Che cosa capisco io, candidato pizzaiolo, del lavoro che andrò a svolgere? Emerge serietà? Dov’è scritto lo stipendio? le ore? il tipo di forno o impasto? l’ambiente e tutto ciò che di fatto manca? Dovrebbe bastargli una mezza riga, per giunta scritta anche male, a invogliarlo a inviare la candidatura? Non avendo chiara la situazione, probabilmente passerà oltre. Prima di lamentare una mancata affluenza rispetto agli annunci, forse è il caso di imparare a scriverli. Siete voi ad avere bisogno di nuove figure, invitarle a candidarsi è un vostro compito. 

La soluzione? Professionalità, trasparenza, niente markettate mediatiche

La lamentela funziona solo se non hai voglia di impegnarti nella ricerca. Il mondo della ristorazione, soprattutto ora che la stagione estiva è ufficialmente iniziata, è alle prese con una grandissima richiesta: servono camerieri, servono cuochi, aiuto cuochi, barman, camerieri di sala, lavapiatti, pizzaioli, ma serve anche una domanda precisa, una trasparenza spesso inesistente, uno stipendio degno di essere chiamato tale, un processo di selezione professionale. La mossa della lamentela funziona per attirare l’attenzione e per fare parlare del tuo locale, ma non getta buona luce sulla tua immagine: le persone se ne accorgono, le persone hanno bisogno di onestà, di dati, di chiarezza immediata. L’offerta di lavoro è il primo passo: sbagliarla e puntare il dito contro chi non si candida un modo per scavarsi la fossa. Do you understand?

Capito questo, la stagione è arrivata e prima che sia troppo tardi, carica la tua offerta su Ristocall e lasciati guidare dalla creazione della tua offerta di lavoro e non scordare di fare capire perché dovrebbero sceglierti.

Sei pronto a cercare personale come un vero Imprenditore?