Non si tratta di seguire le mode o di essere al top della tendenza; l’abbigliamento nella ristorazione è fondamentale a prescindere. In base al tipo di attività che gestisci e in base al tipo di ruolo che svolgi al suo interno, devi sapere che, come appari, la dice lunghissima su come lavori e su quello che sei professionalmente parlando. L’abito non farà il monaco, ma quando sei parte integrante di un progetto e ci metti la faccia (o chi per te, insomma), tutto deve avere un senso e tutto, come sempre, deve seguire un ordine.
L’abbigliamento è compreso nel pacchetto: attraverso i vestiti racconti il locale e ciò che proponi
Ti è mai capitato di osservare gli abbinamenti delle persone che incontri per strada? Hai mai fatto caso ai vestiti, ai colori, a come un dettaglio riesce a fare la differenza su un intero look? Beh, potresti anche non essere particolarmente attento a queste cose, come potresti benissimo non seguire le mode, le sfilate, i trend, le palette di stagione e tutto ciò che riguarda il fashion world. Non importa. Ciò che importa, però, è l’attenzione che devi assolutamente prestare alle divise della tua attività. Che sia un bar, una pizzeria, un ristorante stellato, un ristorante soltanto, una gelateria o qualsiasi locale che offra prodotti ed esperienze culinarie, devi sempre e comunque studiare l’abbigliamento. Non ci sono scuse e non c’è pigrizia che tenga: se vuoi mostrarti professionale devi dimostrare professionalità. Assumeresti una persona a fare i cocktail senza che questa abbia attestati o un minimo di esperienza? La risposta te la sei già data.
Anzi, facciamola meglio: torneresti in un ristorante dove i camerieri non hanno divisa e si vestono a caso senza una logica?
Molti non ci pensano, ma la divisa del personale rappresenta il biglietto da visita di un ristorante. Lo diciamo sempre e lo ripetiamo ancora una volta (repetita iuvant, dicevano i latini): non importa che tipo di locale hai in gestione, quanto questo sia più o meno formale o più o meno cool; tutti devono avere un ruolo stabilito e tutti, in base a esso, una divisa appropriata.
Intanto, la divisa è un obbligo di legge, quindi perché non usarla?
Prima di essere estetica, la divisa è legge. Chiunque lavori in un locale ha l’obbligo di indossare una divisa adeguata, che garantirà quindi sia la sicurezza necessaria, sia il rispetto dell’igiene, due tasselli importantissimi in questo settore. Non ci soffermeremo su tutti i dettagli burocratici e tecnici in merito alla legge, ma immaginiamo che tu sia sul pezzo, giusto? Se lavori in cucina sai che l’HACCP impone regole molto rigide: divise obbligatorie, ma anche cuffie e guanti immancabili. La testa deve essere coperta (e sì, anche se non hai capelli), onde evitare poi spiacevoli situazioni in sala (chi vuole i capelli nel piatto?) e ovviamente per non contaminare il cibo. Queste sono le basi, ma ci auguriamo che tu sia estremamente ferrato almeno su questo.
E se lavori in sala come cameriere? Come ti vesti? Libertà, ma con giudizio e ordine
Chi sta “dietro le quinte” ha il dovere di seguire regole ben precise, ma chi sta davanti a contatto diretto con il pubblico non è altrettanto esente, anzi. L’abbigliamento del personale di chi lavora nel settore ho.re.ca. (ma in realtà vale per tutti i lavori, se ci pensi) deve essere adatto al ruolo e al contesto. Negli ultimi tempi si sta offrendo molta più libertà nel vestiario, ma non si rinuncia MAI al decoro. E la coerenza, la coerenza visiva è essenziale: ricordi le palette di stagione di cui sopra? Ecco, queste ritornano, ma riferite alle cromie del locale: non mixare colori random ed evita le accozzaglie di stili diversi tra loro; creerai solo della gran confusione e non darai assolutamente l’idea di ordine e, lo ripetiamo, di coerenza stilistica o, peggio ancora, di professionalità. E tu professionale vuoi essere, giusto?
I “DO” e i “DON’T” dell’abbigliamento per chi lavora nella ristorazione: prendi appunti!
Rispetta la legge, ma rispetta anche il buon gusto: nella ristorazione conta anche come ti vesti (e sì, anche come appari)
Non è per essere superficiali o trasmettere lo stereotipato messaggio che “funzioni solo se sei cool”. Non c’entra nulla di tutto questo. Qui parliamo di professionalità e di immagine, due elementi che devono sempre andare d’accordo e che, speriamo converrai con noi, sono essenziali ai fini di un buon risultato quando si lavora in un locale che propone cibo e non solo. Chi siede al tuo tavolo, chi cena al tuo ristorante, chi ordina solo un drink da aperitivo o chi sceglie la tua pizza del giorno, osserverà tutto del locale: dentro questo tutto c’è anche l’immagine che dai, abiti compresi.
No e ancora no: se lavori in un locale non puoi permetterti di sbagliare queste cose
Perciò “no” a: divise casuali senza una logica, colori random che non c’entrano nulla gli uni con gli altri e specialmente con l’ambiente circostante, pantaloni corti strappati, camicie slacciate o con pieghe evidenti o macchie. I capelli in ordine, le mani possibilmente anche, scarpe adatte e comode, niente sfarzo e niente che stoni con l’identità del posto. Libertà di espressione, ma capacità di adattarla al lavoro: è questo che fa la differenza!
Per funzionare devi sempre metterti, letteralmente, nei panni degli altri: ciò che non vorresti capitasse a te cerca di non farlo capitare agli altri! Ogni locale ha il suo stile, quindi adattalo e crea esperienze positive da ricordare. Si può tutto, se fatto con giudizio e precisione: buono styling!